Tutti i Farmaci con Principio Attivo Cabergolina

Tutti i Farmaci con Principio Attivo Cabergolina

Tutti i Farmaci con Principio Attivo Cabergolina

Tutti i pazienti devono essere sottoposti a valutazione cardiovascolare, compreso ecocardiogramma, per valutare la presenza potenziale di malattia valvolare asintomatica. Prima di iniziare la terapia è appropriato eseguire inoltre indagini basali sulla velocità di eritrosedimentazione o altri marcatori di infiammazione, test di funzionalità polmonare /esame radiografico del torace e funzionalità renale. La cabergolina può alterare le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi; questo effetto può aggravarsi consumando alcolici e anche certi farmaci. Alcolici, caldo, attività fisica e febbre possono anche peggiorare i capogiri provocati dalla cabergolina; per questo è fondamentale alzarsi lentamente, principalmente al mattino, e sedersi alle prime avvisaglie di giramenti di testa.

  • Prestare attenzione allo sviluppo di comportamenti chiamati disturbi del controllo degli impulsi e possono includere gioco d’azzardo compulsivo, pulsione a mangiare o spendere in modo eccessivo, un desiderio sessuale insolitamente elevato o un aumento dei pensieri o degli stimoli sessuali.
  • Negli studi clinici, sono stati osservati aumenti dei trigliceridi che superavano del 30% il limite superiore del range di riferimento nel 6,8% dei pazienti trattati con cabergolina, i quali presentavano valori basali normali.
  • Se si entra in gravidanza mentre è in trattamento con cabergolina, interrompere il trattamento e contattare il medico il prima possibile.
  • E’ probabile che la attività fisica che descrive possa essere all’origine del dolore, che va via via scemando.

E’ probabile che la attività fisica che descrive possa essere all’origine del dolore, che va via via scemando. Consulta la nostra informativa sulla privacy per sapere di più sul trattamento dei tuoi dati. Si consiglia inizialmente la prescrizione del farmaco da parte di uno specialista appropriato o in seguito a consulto con unospecialista. L’emivita di eliminazione della cabergolina è lunga (63–68 ore nei volontari sani e 79–115 ore nei pazienti iperprolattinemici.

CABERGOLINA (DOSTINEX) E PROLATTINOMI

È un agonista dopaminergico che, stimolando i recettori dopaminergici presenti sulle cellule lattotropiche dell’ipofisi, inibisce la secrezione di prolattina con effetto potente e prolungato nel tempo. I sintomi di sovradosaggio sono probabilmente da attribuire all’iperstimolazione dei recettori dopaminergici, come ad esempio nausea, vomito, disturbi gastrici, ipotensione posturale, confusione/psicosi o allucinazioni. Cabergolina riduce la pressione sanguigna, e quindi può compromettere le reazioni di alcuni pazienti.

0 PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE – [indice]

Si raccomanda di adottare metodi contraccettivi durante il trattamento con la cabergolina. La necessità di ulteriori controlli clinici (per es. esame obiettivo compresa auscultazione cardiaca, radiografia, TAC) deve essere determinata su base individuale. • Malattia pleuropolmonare, come dispnea, mancanza di fiato, tosse persistente o dolore toracico. Ipersensibilità alla cabergolina, ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto o a qualsiasi alcaloide dell’ergot.

Se necessario, le compresse di https://www.roma-prontointervento.it/gli-anabolizzanti-online-cosa-sono-e-quali-rischi-comportano/ 0,5 mg possono essere divise in due metà uguali. La cabergolina può alterare le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi; questo effetto può aggravarsi con il consumo di alcolici e di certi farmaci. Alcolici, caldo, attività fisica e febbre possono inoltre aggravare i capogiri provocati dalla cabergolina; per questo è fondamentale alzarsi adagio, principalmente al mattino, e sedersi alle prime avvisaglie di giramenti di testa. Il trattamento con cabergolina può causare gravi disturbi del controllo degli impulsi. Questi disturbi comprendono lo shopping compulsivo o la spesa eccessiva, il gioco d’azzardo patologico, l’aumento della libido, l’ipersessualità, la bulimia e l’impulso incontrollato ad alimentarsi. Farmaco impiegato per inibire o sopprimere la lattazione fisiologica, indicato nelle condizioni di iperproduzione di prolattina e in soggetti che hanno diagnosi di adenoma ipofisario prolattino-secernente.

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